Oggi vi daremo dei piccoli suggerimenti su come comportarsi a lavoro.

Visto che non faremo alcun riferimento a mansioni o ruoli in particolare, prendete questi consigli come delle indicazioni generali, indicazioni che andrebbero seguite, per buon senso, a prescindere dal ruolo che si ricopre in azienda o del settore in cui si opera.

essere puntualiCercate di essere sempre puntali

La puntualità è spesso un fattore dato per scontato e rimane una delle cose più importanti quando si vuole mantenere un buon rapporto di lavoro. Sicuramente, come abbiamo già detto in un precedente articolo, è uno dei fattori più importanti anche in fase di colloquio.

Arrivare puntuali nel luogo di lavoro è segno di rispetto verso l’azienda e, principalmente, verso gli altri colleghi. Certo, a tutti noi è capitato di imbatterci, almeno una volta nella vita, nell’imprevisto che ci fa arrivare con un paio di minuti di ritardo, l’importante è che l’imprevisto non diventi una regola.

Se dovesse comunque capitarvi di arrivare in ritardo, scusatevi prima di tutto e, per rimediare, potete trattenervi qualche minuto in più dopo la fine del turno. Questo farà capire al vostro responsabile che avete la buona volontà di fare sempre il vostro dovere, con rispetto, e che ci tenete all’azienda.

I minuti che fanno la differenza

Non “scappate” dal posto di lavoro allo scoccare esatto della fine del turno. Chiudere la propria postazione di lavoro con calma e senza la fretta di andare via è indice di dedizione verso il proprio lavoro.

Non temete di uscire dall’azienda cinque minuti dopo la fine del turno. Forse così facendo avrete regalato qualche minuto della vostra giornata all’azienda, ma avrete anche dimostrato che siete un dipendente onesto e volenteroso. Qualità rare nel mondo del lavoro.

no-problemProblema? No problem

Quando si presenta un piccolo inconveniente non disperatevi mettendo in allarme tutti; cercate invece di risolvere da soli il problema, per quel che potete e se ne avete le capacità. Oggi Google offe una risposta ad ogni domanda e, spesso, la soluzione al 90% dei problemi si trova in 2 minuti, basta ragionare.

Non dovete mai essere un peso per gli altri, correndo dal tecnico o dal responsabile di turno per lamentarvi al minimo ostacolo, anzi, se ne avete le capacità e la possibilità, dovete fare in modo di essere un punto di riferimento per gli altri. Inoltre, trovare la soluzione da soli aiuta a imparare più in fretta e ci aiuta a sviluppare una attitudine naturale al problem solving.

Nessuno nasce con la capacità di risolvere i problemi altrui; si tratta di sviluppare da sé l’arte dell’arrangiarsi, come si dice in gergo, che ci mette nelle condizioni di apprendere, sperimentare e trovare sempre una soluzione ad ogni inconveniente.

Sfruttate eventuali punti deboli dell’azienda per proporre delle soluzioni innovative e rivoluzionarie. Se ci sono dei problemi nel vostro reparto, o notate altri problemi in azienda che potrebbero essere risolti, non fate finta di niente, fatevi avanti invece e proponete delle soluzioni. Qualsiasi titolare o responsabile sarà felice di ascoltare la vostra opinione, specialmente se la vostra idea porterà un risparmio o una miglioria in azienda.

Fingere che il problema non ci sia non lo risolve, anzi, se trascurato quel problema diventerà sempre più radicato e difficile da estirpare, specialmente se radicato nelle abitudini quotidiane dei dipendenti. Se non avete la voglia di collaborare nella risoluzione dei problemi, abbiate almeno il buon senso di non lamentarvi.

Cercate di essere propositivi, creativi e innovatori. Tutte le aziende, che si tratti di grandi aziende, o piccole botteghe artigiane, hanno tutte la necessità di migliorare, crescere e restare al passo coi i tempi. Insolite idee e piccoli consigli possono letteralmente cambiare le sorti di un’azienda, anche in breve tempo, e portare risultati positivi inaspettati.

rapporto con i colleghiIl rapporto con i colleghi

Cercate di mantenere un buon rapporto con tutti i vostri colleghi; evitate di creare questioni e controversie che, nella maggior parte dei casi, nascono e si sviluppano da incomprensioni. Siate disponibili ad ascoltare anche il parere degli altri. Ricordatevi che quello che per voi è giusto per altri può essere sbagliato. Solo l’insieme di tutti i punti di vista possono dare, oggettivamente, una visione opinabile da tutti.

Quando avete una giornata storta evitate di scaricare la vostra tensione e le vostre frustrazioni sui colleghi. Un piccolo consiglio: se siete turbati, concentratevi intensamente sul lavoro. La concentrazione intensa vi aiuterà, da un lato a produrre meglio e dall’altro a mantenervi mentalmente meno appesantiti. Produrrete anche meglio. Ovviamente non fate l’errore di portarvi le questioni nate a lavoro a casa.

Risolvete le vostre questioni di lavoro, sempre! Non c’è cosa più brutta, per un dipendente, di andare ogni giorno a lavoro con la consapevolezza che lo attende una giornata terribile in compagnia del collega o del suo superiore. L’ambiente di lavoro, lo vogliate o no, è come una seconda casa, quindi sforzatevi di mantenervi sereni se non volete passare brutte giornate.

Proponetevi sempre per dare una mano agli altri. Se avete l’occasione di aiutare un collega, non esitate. La collaborazione in azienda è fondamentale; vi aiuterà a stringere dei buoni rapporti.

Il rispetto

Evitate assolutamente di assentarvi dalla vostra postazione per motivi non attinenti al lavoro, come la pausa sigaretta o la pausa chiacchiere/gossip con il collega.

Rispettate l’ambiente di lavoro. Tutto quello che usate e con cui venite in contatto a lavoro sono beni dell’azienda e come tali andrebbero tenuti con cura e utilizzati con rispetto.

Quando qualcuno – un collega o un superiore – vi da delle indicazioni o dei suggerimenti, o vi state semplicemente confrontando, abbiate almeno l’accortezza di ascoltarlo prima di replicare, forse, a volte, l’opinione degli altri non è così male.

Se commettete degli errori non nascondete mai il fatto al vostro superiore o ai colleghi che possono essere coinvolti; siate sempre onesti. Ricordatevi che è dagli errori che si imparano le lezioni più importanti. Sbagliare inoltre è indice del fatto che vi date da fare e che state investendo del tempo nel lavoro che fate; solo chi non fa niente non sbaglia. Se non siete in grado di svolgere una mansione, o non ne avete la padronanza assoluta, non abbiate paura di ammettere i vostri limiti. Meglio chiedere l’aiuto di qualcuno più capace e con esperienza, che magari è anche ben disposto a insegnarvi.

Rispettate sempre il lavoro degli altri. Anche se in azienda c’è chi, apparentemente, ricopre un ruolo più importante, non dimenticate che i risultati nascono dalla collaborazione di tutti, e che i ruoli in un’azienda sono come una catena. Ci può essere l’anello più forte, quello più difficile da sostituire, ma anche l’anello più piccolo e debole tiene unita la catena.

L’umiltà

Siate umili. Nel mondo del lavoro, come nella vita di tutti i giorni, c’è sempre da imparare, anche da chi ha meno esperienza. Anche quando pensate di essere diventati esperti nel vostro settore, avrete sempre l’opportunità di apprendere cose nuove, e perché no? Avrete anche occasione di sbagliare ancora! Quello che sai fare bene oggi e ti rende un esperto, potrebbe non essere abbastanza domani. Quindi siate aperti e flessibili nel vostro lavoro.

Non smettete mai di studiare e formarvi. Le capacità e le qualità che fanno di voi un professionista capace, dipendono fortemente dal vostro bagaglio professionale e culturale, acquisito principalmente con l’esperienza sul campo, ma anche con la continua formazione di settore; non studiate per avere solo un pezzo di carta o un titolo, fatelo per voi stessi. Se volete essere un lavoratore migliore, fate in modo di diventare prima una persona migliore.

Se la vostra posizione in azienda contribuisce in maniera significativa alla crescita dell’azienda, non vantatevi mai e non fatelo mai pesare, anche se avete tutti i requisiti per poterlo fare; pensate a lavorare sodo e a dimostrare che ci tenete all’azienda. Un bravo titolare sa come tenersi stretti i sui collaboratori più capaci.

Conclusioni

Questi consigli vogliono essere solo delle indicazioni generali, che potranno aiutarvi o meno a mantenere un sano rapporto di lavoro. Ognuno rimane libero di comportarsi come meglio crede. Ci auguriamo che l’articolo vi sia piaciuto e che vi sia in qualche modo utile. Alla prossima!