insicurezza ai colloquiA chi non è mai capitato di trovarsi in difficoltà e non sapere come affrontare un colloquio di lavoro? Senti di aver perso delle occasioni e non sai dove hai sbagliato? Tranquillo, è successo a tutti. Hai solo bisogno di qualche dritta.

La maggior parte delle persone affronta il primo colloquio di lavoro in azienda senza essere preparati, ed è proprio l’assenza di esperienza e l’insicurezza a condizionare il nostro comportamento, che nel 99% dei casi determina il grado del nostro successo.

La verità è che nessuno ci insegna come affrontare questa importante tappa del mondo del lavoro; l’unico modo che si ha per imparare è provare di persona e cercare di migliorare dai propri errori, gravi o grossolani che siano.

Oggi vogliamo svelarti qualche piccolo accorgimento da tenere presente in fase di colloquio, perché in fondo di questo si tratta, prestare attenzione ai particolari. Scoprirai come affrontare un colloquio di lavoro al meglio delle tue capacità e senza difficoltà.

 

1. L’azienda

 

La prima tappa del nostro colloquio inizia da qui: la ricerca di informazioni sull’azienda. Se vuoi affrontare al meglio un colloquio devi quantomeno conoscere qualcosa di chi ti sta proponendo un posto di lavoro.

Fai delle ricerche su internet, visita il sito web e i canali social.  Cerca di capire cosa fa l’azienda e come si propone sul mercato (parleremo più approfonditamente delle truffe ai colloqui in un altro articolo), resterai sorpreso da quante informazioni puoi trovare; internet è una vera e propria miniera di dati.

Ottenere quante più informazioni possibili sull’azienda è un vantaggio e ti darà tanti spunti nella conversazione che affronterai. Il tuo interessamento, le domande intelligenti sull’azienda e un minimo di preparazione sul settore – magari sarai proprio tu ad aprire l’argomento – dimostrerà al tuo interlocutore che sei una persona sveglia e attenta, che si documenta e non lascia nulla al caso; qualità invidiabili in un ambiente di lavoro.

 

consigli per colloquio2. La puntualità

 

La puntualità è un fattore spesso trascurato ma dice molto di noi. Una persona puntuale è una persona quasi sempre precisa e meticolosa, una persona su cui si può fare affidamento, proprio perché rispetta i propri impegni con puntualità. Essere puntuali a un colloquio è indispensabile e condizionerà tutto quello che viene dopo. Quindi arrivate puntuali, che nel gergo lavorativo vuol dire in anticipo di almeno 10 minuti.

 

3. L’abbigliamento

 

Conosci il detto “l’abito non fa il monaco” vero? Anche qui vale la stessa regola. L’abbigliamento è importante sicuramente, ma non è tutto. Il nostro aspetto dice molto della persona che siamo. In tante occasioni rappresenta il nostro biglietto da visita, quindi presentati in modo impeccabile. Il consiglio che ti diamo è di mantenere innanzitutto un aspetto pulito e ordinato, non necessariamente elegante. L’eleganza si cela dietro il modo di porsi e non nell’aspetto, quindi pensa a curare di più il modo in cui ti presenti, parli e ti comporti.

Ma rispondiamo alla domanda, visto che dovrai pur andar vestito a un colloquio. Cosa mettere? La giacca è sempre un must, ma tutto dipende dal tipo di ruolo che andrai a ricoprire. Se ti proponi per una posizione da impiegato/a, camicia e giacca sono sempre consigliati. Se invece la posizione da ricoprire prevede un impiego da operaio o manovale, un abbigliamento casual andrà più che bene, purché ordinato e pulito.

 

4. L’atteggiamento

 

Forse l’aspetto più importante di tutti e quello su cui ci soffermeremo di più. Non dimenticare che il tuo potenziale datore di lavoro valuterà prima di tutto il tipo di persona che sei, solo successivamente valuterà le tue capacità professionali. Non esiste imprenditore al mondo che si “metterebbe in casa” una persona sgradevole, disonesta o peggio ancora dannosa per la sua attività. Quindi come comportarsi?

Il primo ingrediente principale è senza ombra di dubbio la sicurezza in sé stessi.

Una persona sicura trasmette sicurezza a chi lo ascolta. Se in alcuni momenti ti dovessi sentire insicuro sulla materia di confronto, non nasconderti; sii onesto e ammetti la tua ignoranza. Meglio essere consapevoli ammettendo i propri limiti (ma certi che si può sempre imparare), che fingersi eruditi e non vedere la propria ignoranza.

Se hai invece assoluta certezza delle tue competenze e conoscenze, allora mantieniti con fermezza su quello che dici e proponi, anche a costo di contraddire il tuo interlocutore. Se sei veramente competente, la tua sicurezza arriverà dritta a chi ti ascolta. Trasparirà subito che sei una persona preparata e sarai apprezzato per questo.

Guarda sempre negli occhi il tuo interlocutore; non hai niente da temere. A nessuno piace una persona che abbassa lo sguardo o che distoglie la sua attenzione mentre si sta affrontando una conversazione.

Sii consapevole delle tue capacità e fai emergere le tue qualità. Quando conosci bene il tuo lavoro e sei consapevole delle tue qualità, sia professionali che personali, sarà più facile per te essere sicuro. Quindi se vuoi avere la certezza di essere un “ottimo candidato”, diventa prima un lavoratore migliore e conosci meglio te stesso.

 

5. Qualche piccola perla di saggezza:

 

  • Sii umile;
  • Non vantarti mai dei lavori o dei progetti che hai realizzato, anche se hai tutte le carte in regola per farlo. Oggi i datori di lavoro fanno molte più ricerche sui candidati di quello che credi. Se sei veramente una persona valida lo scopriranno presto (non dimenticare che se ti hanno convocato c’è un motivo);
  • Non cercare di sembrare più bravo di quello che sei realmente, e se lo fai, sii consapevole che devi raggiungere i risultati che prometti;
  • Fai solo domande costruttive sull’azienda e sul profilo ricercato;
  • Non parlare mai di compenso o di stipendio;
  • Mantieni un atteggiamento professionale ma allo stesso tempo, non avere paura di aprirti e rompere il muro della formalità, sempre se ti danno occasione di farlo;
  • Non parlare mai male di ex colleghi o aziende in cui hai lavorato, parla invece di cosa ti ha fatto crescere e delle esperienze positive che hai vissuto;
  • Sii sempre onesto;
  • Mantieniti sempre carico e di buon umore quando ti presenti in azienda, e non dimenticare di iniziare con una bella stretta di mano;
  • Non dimenticare di portare con te una copia firmata del tuo curriculum vitae;
  • Spegni il tuo telefono o mettilo in modalità vibrazione per non farti disturbare. Penserai “E se dovessero chiamarmi per un colloquio?”. Forse dimentichi che sei già ad un colloquio, e per quel che ne sai potrebbe anche essere l’ultimo ;-)

Conclusioni

 

Abbiamo visto come prestare attenzioni ai particolari può davvero fare la differenza. Come avrai notato, il segreto per affrontare con successo un colloquio di lavoro – e questo vale nel lavoro come nella vita – sta nel conoscere bene sé stessi, i propri valori, ed essere perfettamente consapevoli delle proprie capacità e, fondamentalmente, nel saper trasmettere a chi ci ascolta tutto questo. Ora che sai come affrontare un colloquio di lavoro con successo, armati di determinazione e buona fortuna!

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